sabato 7 dicembre 2013

Sorteggi Mondiali: il day after

Il giorno dopo i pensieri sono più puliti, lucidi, non schiavi dell'arrabbiatura o dell'entusiasmo del primo momento. Il giorno dopo i sorteggi Mondiali tutto è deciso ma tutto è anche chiaro e limpido. Eppure, qualcosa continua a non essere chiaro.

Il gruppo degli azzurri - Sarà difficile, per l'Italia. Come se non fosse bastata la stravagante e nuovissima qualifica di squadra non testa di serie, gli azzurri vengono travolti dalla sfiga cosmica e finiscono nell'urna mista. Una manna e una condanna: una manna perché si evitano le teste di serie europee e ci si accoppia con l'Uruguay, una condanna perché ci si affianca necessariamente ad una nazionale della stessa confederazione. La sorte porta in dote la non simpaticissima Inghilterra di Hodgson, squadra sempre temibile ma allergica ai grandi appuntamenti internazionali. L'ultima squadra è la Costarica, sicuramente la più debole del raggruppamento, ma non una squadra materasso in senso stretto, con la sua terza qualificazione mondiale nelle ultime quattro edizioni.

Il bilancio è negativo. Poteva andare anche un po' peggio, ma poteva sicuramente andare meglio. L'Uruguay non è al livello delle grandi potenze mondiali, ma di certo vanta calciatori di livello ed esperienza internazionale in sovrannumero rispetto ad altre teste di serie, vedasi Svizzera e Colombia. L'Inghilterra ha preso il posto di un'eventuale Bosnia, Croazia o Grecia. Passi per il Costarica, ma la sfortuna aveva già colpito Prandelli e soci. Ed inoltre, l'urna era quella che, al massimo, poteva prevedere gli USA come avversari più ostici.

Sarà vera sfortuna? Pensiamo ai corsi e ricorsi storici. l'Italia zoppica nei gruppi facili, si esalta nelle grandi sfide. La nostra avventura iridata racconta di tonfi tremendi in partite abbordabili e di grandi imprese nei momenti dal pronostico avverso. I due ultimi Mondiali, il trionfo del 2006 partendo da un gruppo complicato e la delusione sudafricana in un girone ridicolo, sono solo la conferma più vicina nel tempo ad una teoria delle forze opposte che da sempre fa capo alla nostra nazionale.

Gli altri raggruppamenti - Il sorteggio più strampalato della storia partorisce un Mondiale a metà: subito le grandi sfide che dovrebbero caratterizzare la competizione, ma anche gruppi materasso che in altri momenti storici avrebbero fatto ridere i polli. Il Brasile padrone di casa può ritenersi soddisfatto: ha evitato le europee pericolose pescando la Croazia, ma le squadre "intermedie" sono le ostiche Messico e Camerun, il meglio delle altre due urne. Il problema sorge dopo, con l'incrocio con il gruppo simbolo dell'ingiustizia del Mondiale 2014: nel gruppo B, infatti, si sfideranno le finaliste di Sudafrica 2010. Spagna e Olanda subito contro, con il Cile di Vidal e l'Australia come vittime sacrificali designate. Sorge il sorriso se si pensa al gruppo C, dove si sfideranno nientepocodimenoche le fortissime Colombia, Grecia, Costa d'Avorio e Giappone. Un sospiro di sollievo per Zaccheroni e i suoi samurai, una sconfitta per il calcio. Oltre che per l''Italia, gruppo tosto per la Germania, con Portogallo, Ghana e USA. Buna sorte per l'Argentina, che affronterà Iran, Bosnia e Nigeria. Sorridono, infine, Francia e Belgio: i primi, da non testa di serie, giocheranno contro Svizzera, Ecuador e Honduras. I secondi si giocheranno gli ottavi contro la Russia, l'Algeria e la Sud Korea.

Alzato il sipario, a voi la Coppa del Mondo più bella di sempre. Come già detto e raccontato in queste pagine, il Mondiale brasiliano rappresenta il meglio in chiave scenografica e tecnica. Appuntamento a giugno per sapere se avremo avuto ragione o meno...

Post Scriptum - Abbiamo evitato il tono polemico che ha caratterizzato gli altri, privilegiando un'analisi tecnica del risultato delle urne. Eppure, storciamo il naso. Non tanto per l'Italia, come detto: per la nostra Nazionale, come da ricorsi storici, meglio incrociare le armi con i forti che con i deboli. Siamo perplessi in senso generale, per un regolamento non solo ambiguo e difficilmente condivisibile, ma addirittura cambiato in corsa ad arte. La Francia ha faticato da matti a qualificarsi per aver beccato la Spagna nelle qualificazioni, ma è stata lautamente ricompensata. Dalla sorte? Chissà. Certo, l'idea del sorteggio "tecnico" della nona europea è una furbata regolamentare che sa tanto di aiutino premeditato. Aggiungiamo la "casualità" dei gruppi morbidi per Svizzera (patria del presidente Blatter) e Russia (squadra che più di tutte aveva protestato per i parametri di scelta per le teste di serie, oltreché nazione di fortissime pressioni sul calcio internazionale e prossimo paese ospitante della Coppa), ed ecco aleggiare lo spettro dell'ingiustizia. Ma non è tutto: il meccanismo delle teste di serie ha finito, volente o nolente, per disegnare una griglia di partenza sbilanciata tutta dalla parte di alcuni raggruppamenti. Passi per noi, ripetiamo, pur dall'alto di un secondo posto agli europei vecchio solo di due anni. Ma pensiamo all'Olanda, qualificatasi in carrozza e medaglia d'argento in carica. Affronterà la Spagna Campione nella primissima partita. Abbiamo detto tutto.

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